Comunicazione urgente COVID-19
I decreti emanati negli ultimi giorni per contenere e contrastare il virus COVID-19 impongono misure di prevenzione rigide e limitative della libera circolazione delle persone valide per l’intero territorio nazionale, da considerarsi senza dubbio doverose e necessarie al fine di limitare il pericolo di contagio nella popolazione.
Tuttavia i nostri pensieri sono rivolti soprattutto alle donne che, oltre alla preoccupazione legata al pericolo per la salute propria e dei propri figli, continuano a vivere una situazione di violenza domestica. Siamo convinte che molte donne possano trovarsi letteralmente segregate tra le mura di casa, trascorrendo la maggior parte del proprio tempo a contatto con l’autore o gli autori di violenza.
Esprimiamo profonda preoccupazione perché riteniamo che le donne vittime di maltrattamenti, più di altre, potrebbero percepire tale situazione come di ISOLAMENTO TOTALE e non escludiamo che alcune di loro stiano subendo un maggiore controllo da parte dell’autore di violenza, tale da non rendere possibile nemmeno un colloquio telefonico attraverso cui ricevere un minimo di conforto, sostegno o rivolgere una vera e propria richiesta d’aiuto.
Inoltre, riteniamo che non sia possibile nemmeno sottovalutare la possibilità di una escalation di violenza che, in situazioni di forte impatto emotivo e panico, potrebbe comportare un acuirsi dell’intensità, della frequenza e della natura degli episodi di maltrattamento e abuso.
Ci siamo interrogate sulle concrete e tempestive possibilità di offrire un efficace sostegno da parte della Rete Antiviolenza primaria (Forze dell’Ordine, Personale Medico, Servizi Sociali, ecc.) alle donne che subiscono violenza considerato che, nell’attuale circostanza, le Istituzioni si trovano inevitabilmente coinvolte in prima linea a fronteggiare l’emergenza sanitaria. Siamo consapevoli della necessità che tutta la Rete Antiviolenza – nel rispetto del proprio ruolo specifico – si adoperi affinché la richiesta di aiuto in emergenza di una donna che subisce violenza, trovi tutto il sostegno di cui ha diritto.
Vogliamo ricordare alle donne che stanno vivendo una situazione di violenza che NON SONO SOLE. I Centri Antiviolenza E.M.M.A. Onlus, in ottemperanza alle disposizioni impartite dalla Regione Piemonte, garantiscono: colloquio telefonico per le donne in carico ai Centri che scelgano di avvalersi di questa forma di sostegno (al momento sostitutiva), colloquio telefonico per le donne che intendano rivolgersi per la prima volta al Centro, presa in carico in emergenza per tutte le donne che sono e/o si sentono in pericolo e decidano di chiedere aiuto. Viene inoltre garantita la normale operatività nelle strutture protette/case rifugio di E.M.M.A.
Il numero verde per l’ascolto telefonico è: 800 093 900 (la linea è operativa h24).
In ultimo, chiediamo alle Istituzioni di non abbassare mai la soglia di attenzione rispetto alle donne che vivono una situazione di violenza, perché insieme possiamo garantire SEMPRE un adeguato e pronto sostegno.