Senza categoria

I nostri sportelli antiviolenza: come accedervi?

Gli sportelli antiviolenza di E.M.M.A.: come accedervi?

LUNEDÍ: Sportello Antiviolenza NICHELINO
Punto Donna Piazza Spadolini, 5
14:00 | 15:00 su appuntamento
15:00 | 17:00 ad accesso diretto
17:00 | 18:00 su appuntamento
Telefono 011 – 518 74 38
mail: puntodonna@emmacentriantiviolenza.com

Grazie alla storica e virtuosa collaborazione e alla sensibilità sul tema della violenza contro le donne dell’amministrazione di Nichelino, E.m.m.a. lavora in sinergia con l’intera rete antiviolenza territoriale

MARTEDÍ: Sportello Antiviolenza RIVOLI
Municipio Corso Francia, 98
 14:00 | 16:00 ad accesso diretto
16:00 | 18:00 su appuntamento
Telefono 011 – 518 74 38
mail: sportello.rivoli@emmacentriantiviolenza.com

La collaborazione con la Città di rivoli è proficua in quanto si è costituito un coinvolgimento dell’intera rete antiviolenza territoriale

GIOVEDÍ: Sportello Antiviolenza TORINO
Unito Campus Einaudi Lungo Dora Siena, 100
 14:00 | 19:00
Telefono 011 – 518 74 38
mail: sportellounito@emmacentriantiviolenza.com

Lo sportello UniTo nasce sulla base del progetto V.A.R.CO, grazie alla collaborazione e al supporto dell’Università di Torino.

Il progetto di uno sportello antiviolenza all’interno di un Ateneo ha come obiettivo, in quanto “luogo dei saperi”, di fungere da fulcro per il cambiamento culturale.

L’esperienza di UniTo ha rappresentato un’azione pilota anche per altri atenei italiani (ad es. Università di Firenze).

GIOVEDÍ: Sportello Antiviolenza CARMAGNOLA
Via Cavalli, 6 (primo piano)
Giovedì 13:00 | 14:00 ad accesso diretto
 14:00 | 16:00 su appuntamento
Telefono 011 – 518 74 38
mail: sportello.carmagnola@emmacentriantiviolenza.com

Anche la Città di Carmagnola si è contraddistinta per l’ottima collaborazione con la rete antiviolenza.

VENERDÍ: Sportello Antiviolenza TORINO
Iper coop – Parco Dora Via Livorno, 49
 14:30 | 17:30
Telefono 011 – 518 74 38
mail: sportellocoop@emmacentriantiviolenza.com

Lo sportello Coop viene istituito durante la seconda ondata Covid con l’idea che il supermercato fosse uno dei pochi luoghi raggiungibili dalle donne.