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Violenza di genere: un fenomeno strutturale #facciamochiarezza

La rappresentazione sociale del fenomeno della violenza di genere ha ottenuto rivendicazioni frazionate ma progressive nel tempo. Solo recentemente la sua percezione ha acquisito un profilo sociale, anche se non mancano definizioni emergenziali ed episodiche confinate a particolari periodi storici (si pensi al lockdown). 

La violenza di genere è un fenomeno strutturale, eterogeneo e complesso. La moltitudine di prospettive trova un comune denominatore: il perpetuarsi di un sistema di diseguaglianze basato sul genere. Il termine “genere” evidenzia norme di comportamento e relazioni radicate in una società che impone la definizione dei ruoli del sesso biologico in veri e propri prodotti dell’attività umana, creando quindi il genere. L’asimmetria di potere fra uomini e donne avviene attraverso la manifestazione di un modello di dominio maschile al di sopra degli altri generi.  

La violenza sul genere va a includere tutte quelle forme perpetrate nei confronti di soggetti sulla base della loro identità di genere. Parlare di violenza su uno specifico genere – il femminile – non significa negare l’esistenza di altre forme di stereotipi o pregiudizi, ma focalizzarsi su una violenza che legittima la sua manifestazione attraverso un sistema socio-culturale misogino. È soprattutto il campo di interesse su cui lavora E.M.M.A. Onlus. 

Riconosciamo la definizione adottata dalla Convenzione di Istanbul all’Art. 3: “La violenza nei confronti delle donne viene definita come una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne; che comprende atti che provocano sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce.” 

Si assume inoltre nel preambolo della Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne (1993) che, dell’insieme delle forme di violenza identificate come violenze di genere, la violenza contro le donne è la parte sostanziale che definisce la subordinazione delle donne in modo tale da impedire già preventivamente la loro ascesa nella società.